Racconta Clarissa Pinkola Estes che c’era un consiglio molto
serio che veniva dato dagli anziani della sua famiglia: Ogni bambino doveva
conoscere 12 storie complete prima di aver compiuto 12 anni. Non importava
quanta ricchezza possedesse una persona ma era considerata povera o peggio
ancora in pericolo se non conosceva tutte le storie a cui potersi rivolgere per
un consiglio nel corso della sua vita. Sempre in quel tempo, ormai troppo
lontano, le storie erano trasmesse oralmente dalle Donne mentre erano al fiume
per fare il bucato. Poi tutto questo finì e nelle case delle grandi città in
cui si andò ad abitare abbandonando i vecchi villaggi, trovarono delle stanze
adibite a piccoli lavatoi. Non c’era più nessun fiume. Niente luogo di ritrovo:
niente storie. Ma…DEVE ESSERCI UN FIUME: SEMPRE E PER SEMPRE. DEVE ESSERCI UN
FIUME! Ed è incredibile come dopo un po’ i soggiorni delle case divennero
fiume. Le donne più anziane iniziarono a dire a tutte e altre di portare lì le
loro figlie. E mentre cucivano per le giovani, gli abiti belli visti nelle
vetrine dei negozi alla moda, ripresero a raccontare storie antiche di amore,
di vita e di morte. Le ragazze, gioendo per gli abiti nuovi e piene di
gratitudine per le mani che li avevano confezionati, imparavano, finalmente, le
storie di cui avevano bisogno. Era un fiume diverso rispetto a prima, è vero.
Ma le donne erano riuscite a ritrovare la sorgente del cuore. Il fiume che
scorreva nei loro cuori, unendoli, era ancora profondo e chiaro come era stato
un tempo.
Questa storia è tutta pervasa dall’energia di Papa e Stella.
il Papa è il grande sacerdote la cui funzione è quella di permettere agli
uomini di incontrare Dio nel cuore. Il Papa è colui che fa scendere l’energia
per farla fluire. La Stella rappresenta l’incontro con la sorgente infinita
dentro di noi, quando la connette a ciò che accade fuori.
In questo racconto c’erano Storie che migravano di bocca in
bocca lungo le rive di un fiume e che entravano in contatto con l’aria
attraverso le bolle di sapone che salivano verso il cielo trasportandole chissà
dove. Poi tutto finisce. Una guerra costringe tutti ad abbandonare il vecchio
villaggio e a trasferirsi lontano in città… e il rito del bucato al fiume è
sostituito dal bucato fatto singolarmente da queste donne in una piccola stanza
della nuova casa. Niente villaggio, niente fiume, niente bucato…niente Storie.
Stella è muta! In quelle piccole stanze l’energia non fluisce più. L’acqua argentina
e limpida del fiume è sostituita dall’acqua stagnante di una tinozza che nulla
attiva dentro…e nulla trasmette fuori.
Tuttavia grazie a quel silenzio di Stella il Papa riprende
il contatto con il cuore e indica la via per un ritorno alla sorgente. E’
Stella l’origine stessa del fiume. I suoi capelli hanno lo stesso colore del
cielo e dalle sue anfore sgorga acqua sempre cristallina. Stella può essere
cielo e può essere acqua in un fluire di energie che porta nuove generazioni ad
ascoltare mille e più “C’era una volta” in modo da essere pronte, durante gli
alti e i bassi della vita, ad affrontare i silenzi di una Stella e a trovare la
via del cuore indicata dal Papa