domenica 30 agosto 2020

 



Giorno 3 Mandala di Cenerentola

Analizziamo, ora, la “storia segreta” dell’Albero di Cenerentola raccontata dai 4 Mediatori (P6, P7, P8, P9). Fra un Maschile “Bagatto” ed un Femminile “Appeso” pronto al sacrificio, troviamo in P6 Arcano XVIII, Luna, che è un chiaro invito a cercare nei desideri non manifesti la spinta necessaria per trasformare la propria vita. In P7 ecco Arcano VII(Carro). Qualcuno nell’Albero Genealogico di Cenerentola non è riuscito a guidare quel Carro ed è rimasto prigioniero dei sogni, inchiodato ad una vita di sacrifici. Eppure, in P8, Arcano VI (Innamorato) insisteva nella necessità di imparare a volersi bene mentre in P9 Arcano XVII (Stella) restava in ginocchio, senza riuscire ad esprimersi.   Ricordiamo che il Mandala ci mostra, in P10, che, ciò che consentirà a Cenerentola di non ripetere il sacrificio perpetrato dall’Albero, sarà l’energia di Arcano VII (Carro). Guardiamo con quanta precisione nella favola tutto questo trova un riscontro: “La prima cosa che ti serve per andare al Ballo è una zucca” dice la fata Smemorina a Cenerentola. Prima di un abito, prima dei gioielli, prima delle famose scarpette di cristallo… ciò che serve è che Cenerentola è imparare a guidare quel Carro. Il Maestro nel mandala lo sa bene e la Fata Smemorina anche…

Ma ora con Cenerentola affrontiamo le sfide (P15, P16, P17, P19).

Arcano XI (Forza) mostra l’energia rinchiusa sotto una maschera fatta di cenere che ha bisogno di essere liberata.  Arcano V (Papa), potrebbe, aiutare a liberarsi chi, piegato dal sacrificio, giace sotto la cenere. Arcano VI (Innamorato) è un invito ad imparare ad amarsi a dispetto di chi ci disprezza ed infine troviamo Arcano X (Ruota) che sottolinea la necessità, per Cenerentola, di andare avanti facendo cadere paure ed emozioni che hanno bloccato l’Albero. Qui è racchiuso tutto il significato della Storia di Cenerentola. Lei è stata chiamata a vivere il senso dell’abbandono prima e il disprezzo di matrigna e sorellastre dopo, per trovare in sé la forza di amarsi sciogliendo inutili sensi di colpa e vocazione al sacrificio.  Guardiamo come, Cenerentola, riesce ad illuminare Arcano X (Ruota): Cenerentola tornata a casa è rinchiusa, dalla matrigna, in una Torre. Nuovamente sola… ma lei, ora conosce il suo desiderio, ora ha visto bene chi è sotto lo strato di cenere e quindi riuscirà a guardarsi nella spada della Sfinge di Arcano X e alla domanda “Sai chi sei?” potrà finalmente rispondere “Io sono l’unica proprietaria della scarpetta di cristallo e sono Regina della mia vita”. Il debito è pagato, la cenere è tolta, il femminile libero di non sacrificarsi più…

Ho molto sintetizzato molto, e taciuto tante cose suggeritemi dagli Arcani. Se vi ho incuriosito e vorrete saperne di più, fatemi pure domande, sarò felicissima di rispondervi!!!

sabato 29 agosto 2020

 



Giorno 2.  Mandala Cenerentola

Se analizziamo la linea verticale (P11/ P12) troviamo, partendo da P11 Imperatrice, Stella, Papa, Bagatto e Eremita. Traducendo: In una famiglia senza Madre, una matrigna costringe Cenerentola in ginocchio davanti ad un focolare totalmente dimentica di essere alla pari delle altre sorelle. I desideri sono chiusi in fondo al cuore, ed è incapace di esprimerli ad alta voce. Un Papa le indica il Bagatto in P1…solo abbracciandosi con il suo maschile, riattizzando il suo Fuoco, potrà arrivare in P12 dove con Eremita diverrà guida per tutte quelle Stelle senza voce, disconnesse dal proprio desiderio…Passiamo ora alla linea orizzontale dell’acqua, dove corrono le emozioni. (P13/ P10) Arcano dopo Arcano osserviamo il cammino che Cenerentola dovrà fare per scendere dalle ripetizioni psicogenealogiche dell’Albero.  In P13 una Ruota rappresenta lo shock del femminile dell’Albero: Un abbandono, un non riuscire a cambiare la propria vita. Una sfinge, lassù, sembra chiedere “Conosci il tuo nome? Sai chi sei?”  e Cenerentola ogni giorno continua a correre in quella Ruota, ripetendo sempre le stesse cose: Lavare, rammendare, cucinare, spolverare sacrificando e soffocando i suoi desideri!  Appeso in P2 ci mostra una Cenerentola che, non potendo andare al ballo si ritroverà da sola a piangere sentendosi di nuovo abbandonata. La favola ci racconta che sarà proprio in questo momento di sconforto che a consolare Cenerentola, arriverà la sua madrina, la fata Smemorina!  Certamente, non sarà difficile, per noi, individuare nella simpatica e rassicurante fatina il nostro Papa in P5.  E questo Papa travestito da fata Smemorina, non farà domande questa volta, ma userà una strana formula magica a cui imprimerà tutta la forza necessaria per allontanare Cenerentola da quella sensazione di abbandono avvertita in P13, proiettandola a scoprire il senso di Arcano XI in P4. Sarà grazie ad un semplice Bidibibodibibù che Cenerentola, vedrà scivolare via tutta la cenere che la ricopriva e riuscirà a vedere, un’altra sé stessa diversa, bellissima. Per la prima volta vedrà il suo volto fino ad ora celato dietro la maschera di Arcano XI. Con Cenerentola, anche noi approdiamo, quindi, in P10 dove Arcano VII (Il Carro) è pronto per condurla alla reggia. (Questo Carro somiglia molto ad una zucca…non trovate?) Alla Reggia Cenerentola ballerà con il suo Principe fino a Mezzanotte, poi dovrà correre via. Nella fuga perderà una scarpetta… Osserviamo la scena: il Principe la insegue e le dice “Non ti lascerò andare via se prima non mi avrai detto il tuo nome” ma Cenerentola non può rispondergli. Sul suo volto, ormai, impressa la felicità di chi è riuscita, dopo tanto tempo a realizzare un desiderio… il Principe, come quella Sfinge sulla Ruota in P13 continuano a chiederle il suo nome…Ma Cenerentola non sa trovare la risposta…La cenere è volata via con il Bidibodibibù per cui Cenerentola non c’è più…ma lei chi è? Bisognerà vincere le Sfide per comprenderlo. A Domani!! 

 


Giorno 1. Mandala di Cenerentola

Ecco, nella foto, il Mandala di Cenerentola. Vi spiego come ho determinato le prime 5 parti del Mandala, quella che chiamiamo Matrice.

Mi sono basata sulla favola raccontata dal film di Walt Disney

P1 Arcano I (Bagatto) = P1, il nostro Fuoco, il rapporto con il padre.  Del padre di Cenerentola non sappiamo nulla. Sappiamo solo che si risposa con una vedova che mirava ai suoi soldi e subito dopo muore.  Un rapporto mai cresciuto quello di Cenerentola con il padre…e quindi ho visto Arcano I (Bagatto) rappresentare bene l’energia del loro legame. Se il rapporto con il padre fa da specchio al fuoco che è in noi e all’intraprendenza che riesce a sprigionare quel fuoco, Cenerentola non mostra grande spirito di iniziativa, accettando, invece, il ruolo di serva nella sua casa!  Bagatto, quindi in P1 per lei

P2 Arcano XII (Appeso) = P2 la nostra acqua il nostro rapporto con la mamma. Arcano XII, qui sintetizza bene il senso di abbandono provato dalla bimba, in seguito alla morte della mamma. Se continuiamo a leggere la sua storia, la vediamo sacrificarsi in cucina, vestita di stracci. Cenerentola sembra lasciarsi trasportare da un destino ineluttabile. Ma Arcano XII è anche quella sottile energia che ci spinge a credere che tutto andrà per il meglio se, a dispetto delle circostanze, continueremo ad avere fiducia nella vita. Le parole pronunciate da Cenerentola, in una famosissima canzone del Film, sembrano proprio ispirate da un meraviglioso Appeso!!!  Le ricordate?

“I sogni son desideri/ chiusi in fondo al cuor/ nel sogno si è più sinceri/ si esprimono senza pudor/ Se hai fede vedrai che un giorno/ la sorte ti sorriderà…/ tu spera sempre fermamente/dimentica il presente/ e il sogno realtà diverrà!!!”

P3 Arcano XVII(Stella)= In P3 siamo nell’Aria. Qui si respira l’energia di Arcano III, Imperatrice. Dallo studio del Mandala sappiamo che Imperatrice è la mamma non biologica, la matrigna.  Ricordate la matrigna che impartisce gli ordini? “Le tende al piano di sopra…Lavale...i grandi tappeti del salone…sbattili” …e Cenerentola …sospira, china la testa…e senza obiettare…obbedisce.  Stella, non possiamo che trovarci una Stella che non riesce a esprimere più i suoi desideri.

P4 Arcano XI (Forza)= Cenerentola non è un nome vero, bensì un dispregiativo attribuitole dalla Matrigna e dalle sorellastre. Usando il significato di Arcano XI (Forza) potremmo anche dire che “Cenerentola” è la maschera con cui questa ragazza si identifica e si presenta agli altri.

 P5 Papa= qui ho trovato un Papa come Maestro Interiore. Il Maestro è quell’Arcano che non ci abbandona mai. E’ sempre pronto a farci le domande giuste per spingerci ad allargare i confini della nostra vita. Sentite questo bisbiglio? E’ il Papa che sussurra a Cenerentola:

“Sei pronta a riconoscere la bellezza che nascondi sotto la cenere?” “hai il coraggio di uscir fuori dal ruolo di bambina abbandonata e scoprirti Regina della tua vita?”  Se Cenerentola troverà le giuste risposte, Il Papa sarà pronto ad accoglierla… e quella Stella in P3 ritroverà la sua Voce.

Questi gli Arcani che delineano la matrice della vita di Cenerentola. Non trovate che i topini ideati da Walt Disney rispecchino le loro Energie? Sono i suoi migliori amici. L’amano e l’aiutano in tutto e Cenerentola ricambia prendendosi cura di loro. E’ certo…insieme a loro Cenerentola diverrà Regina!!! A domani per la seconda parte del Mandala di Cenerentola!

giovedì 27 agosto 2020

 


 Come si interpreta un Mandala Tarologico? Non so più quante volte mi sono sentita fare questa domanda.

Credo che ogni persona elabori un suo modo di interpretarlo, il mio consiste nel cercare la favola che si cela dietro la vita di ognuno di noi.

Il più delle volte, camminando fra i rami del Mandala, raccogliendo gli indizi che gli Arcani ci mostrano, quello che accade è che la persona che mi sta di fronte si riconosca in un archetipo ed individui contemporaneamente la Favola di cui è protagonista.

In Arcano VIII (Giustizia) vedo la fatina della Bella Addormentata nel bosco mentre dice: “spada di verità vola diritta, del male provoca la sconfitta”.  Mi è chiaro, allora, che, grazie a quella spada, sarà possibile aprirsi un varco tra i rovi e le spine di una foresta impenetrabile cresciuta generazione dopo generazione per nascondere un cuore che ha paura di soffrire.

Allo stesso modo Arcano XI (La Forza) mi indurrà a cercare chi si nasconde dietro la maschera mostrata all’esterno.

 Un Papa potrebbe essere Yoda, il maestro di Luke Skywalker di Star Wars, oppure un saccente Grillo parlante che non smette mai di parlare e dare consigli.

ARCANO XVII “La Stella” non può che raccontarmi i momenti in cui non riusciamo a rendere concreti i nostri desideri, e ci perdiamo identificati in un nomignolo che qualcuno ci ha appiccicato addosso senza più ricordare il nostro vero nome, cioè chi siamo davvero.

 La favola di Cenerentola illustra proprio questa situazione. Lei, però, racconta la favola, è riuscita a scrollarsi via tutta la cenere che la ricopriva. Così ho pensato di calcolarne il Mandala e  vi ho trovato rappresentate dagli Arcani, le difficoltà e le sfide vinte. Come ho fatto?  Se mi verrete a trovare su questa pagina da domani ve lo racconto!

lunedì 17 agosto 2020

 


LA CASA DEGLI SPIRITI

Arcani : Forza,Giudizio,Forza,Papessa

Ogni tanto la sensazione che questo l'ho già vissuto e che ho già scritto queste stesse parole, ma capisco che non sono io, bensì un'altra donna, che aveva preso appunti sui quaderni affinché io me ne servissi. Scrivo, lei ha scritto, che la memoria è fragile e il corso di una vita è molto breve e tutto avviene così in fretta, che non riusciamo a vedere il rapporto tra gli eventi, non possiamo misurare le conseguenze delle azioni, crediamo nella finzione del tempo, nel presente, nel passato, nel futuro, ma può anche darsi che tutto succeda simultaneamente, come dicevano le tre sorelle Mora, che erano capaci di vedere nello spazio gli spiriti di ogni epoca. Per questo mia nonna Clara, scriveva nei suoi quaderni, per vedere le cose nella loro dimensione reale e per schernire la cattiva memoria. E adesso io cerco il mio odio e non riesco a trovarlo. Sento che si spegne a mano a mano che mi spiego l'esistenza del colonnello García e di altri come lui, che capisco mio nonno e vengo a conoscenza delle cose attraverso i quaderni di Clara, le lettere di mia madre, i libri contabili delle tre Marie, e tanti altri documenti che ora stanno sul tavolo a portata di mano. Mi sarà molto difficile vendicare tutti quelli che devono essere vendicati, perché la mia vendetta sarebbe solo l'altra parte dello stesso rito inesorabile. Voglio limitarmi a pensare che il mio mestiere è la vita e che la mia missione non è protrarre l'odio, bensì unicamente riempire queste pagine mentre aspetto il ritorno di Miguel, mentre sotterro mio nonno che ora riposa vicino a me in questa stanza, mentre attendo che arrivino tempi migliori, tenendo in gestazione la creatura che ho nel ventre, figlia di tante violenze, forse figlia di Miguel, ma soprattutto figlia mia.

 

 La casa degli spiriti è un romanzo in cui si narrano le vicende della famiglia Del Valle e della famiglia Trueba, attraverso quattro generazioni.  Quando ho letto questo libro non sapevo nulla del Mandala, ma oggi rileggere l’ultima pagina di questo romanzo è stato come vedere quello che accade quando, guidati dagli Arcani e dalle posizioni in cui li troviamo, riusciamo a ritrovare la strada che ci porta a comprendere il senso della nostra vita. Alba rappresenta la quarta generazione di questa saga familiare. E sarà proprio Alba a trovare la strada per spezzare la catena delle violenze perpetrate e subite dai membri di questo Albero Genealogico. Negli ultimi capitoli del libro la troviamo accusata di terrorismo, torturata e violentata infinite volte e poi rinchiusa in una cella. Isabelle Allende ci dice che “la cella era piccola ed ermetica come una tomba, senz’aria, scura e gelida”. Alba lì dentro smette di mangiare, cercando con la morte di porre fine a quel supplizio. All’improvviso le appare la sua adorata nonna Clara morta anni prima. Clara dona ad Alba un’idea: le suggerisce di scrivere nella sua mente, non avendo a disposizione né carta né penna, tutto quello che sta vivendo e vedendo. Affiderà, in seguito, queste memorie alle pagine di un libro così che tutto il mondo possa guardare e riflettere sugli orrori della dittatura argentina. Se nei primi momenti Arcano XI (la Forza) aveva portato Alba a pensare di usare contro di sé tutta la violenza vista e subita in carcere, ora vediamo subentrare, nella vita di Alba, l’energia di Arcano XX (il Giudizio). Ripercorriamo la scena: Alba è in una cella/tomba e la nonna che, come un Angelo, le parla da lassù. “Hai molto da fare! Smettila di piangere, comincia a scrivere” …tutto è rappresentato alla perfezione nell’immagine dell’Arcano XX

Alba decide di obbedire alla nonna e si immedesima così tanto nella missione da compiere che…” ben presto il suo torturatore non ebbe più potere su di lei. Quando i carcerieri la portavano da lui, lei non lo vedeva più…Lei era al di là del suo potere” racconta Isabelle Allende. Arcano XI, diremmo noi, riesce a mostrarle che lei è Resilienza! Alba scopre così di essere più forte del suo torturatore. Lui può abusare del suo corpo ma lei con la mente ed il cuore è già oltre le sbarre della prigione. Lei è la forza che ribalterà gli orrori di regime. Una volta tornata a casa, Alba sarà chiamata a scoprire altri segreti e a ribaltare un’altra situazione: troverà i diari e le foto della nonna, le lettere della mamma e a poco a poco ricomporrà il puzzle della storia della sua famiglia. Come se leggessi la loro storia nel Mandala, immagino che la nonna Clara abbia portato Alba prima a riconoscere le sue radici in P11 e poi le abbia fatto percorrere tutta la linea del tempo, quella che va da P11 a P12 e che lì, Alba abbia compreso il motivo per cui è nata: a lei è stato affidato il compito di camminare fra i rami dell’Albero genealogico della sua famiglia e di scriverne la storia in un libro. I Diari di nonna Clara sono la guida di Alba. Grazie a loro Alba avrà il coraggio di guardare l’Arcano presente in P13 e le saranno svelati i segreti, le cose taciute che hanno reso incomprensibili tanti atteggiamenti che a loro volta hanno generato rancore, odio e risentimento. Perché il senso di tutta una vita è questo: liberare l’Albero genealogico dai sentimenti negativi, e riesce a farlo solo chi ne ha assaggiato il gusto amaro. Questo le farà comprendere il senso della drammatica esperienza delle torture e delle violenze subite in carcere e mentre ne comprende l’origine la voglia di vendicarsi e l’odio cominciano a svanire nel suo cuore. Nell’Albero genealogico ognuno ha il suo ramo, il suo posto, ognuno ha il suo compito. Scrivere i diari era compito di Clara, raccontare la trama di quelle storie sarà il compito di Alba. Sarà Alba a seppellire il nonno. Sarà come seppellire anni di incomprensioni e solitudine e far sì che la nuova vita, che lei si accorge di aspettare,“frutto di tante violenze”, trovi invece ad accoglierla un albero in cui la violenza, subita e perpetrata generazione dopo generazione - come un rito di famiglia inesorabile - viene trasformato in amore da chi ha individuato, in quelle memorie, l’occasione per spegnere tutto quell’odio. Andando a chiedere ancora spiegazioni al Mandala, potremmo dire che Clara e Alba siano riuscite a far incontrare la linea del tempo con quella del cuore. Le 2 linee, nel Mandala si incontrano in P5, il nostro Maestro interiore. Lo sento bisbigliare all’orecchio di Alba

”Alba, dopo aver visto dove le parole taciute hanno portato la tua famiglia…sei pronta ad accettare questa nuova vita senza conoscere chi sia il vero padre ed accoglierla nella famiglia perché figlia del tuo Amore?”

E ad Alba - riconoscibile nell’ Arcano II (la Papessa): una donna in gestazione con il libro delle memorie familiari fra le mani – verrà naturale rispondere “Sì!”