LA CASA DEGLI SPIRITI
Arcani : Forza,Giudizio,Forza,Papessa
Ogni tanto la sensazione che questo l'ho già vissuto e che ho già scritto
queste stesse parole, ma capisco che non sono io, bensì un'altra donna, che
aveva preso appunti sui quaderni affinché io me ne servissi. Scrivo, lei ha
scritto, che la memoria è fragile e il corso di una vita è molto breve e tutto
avviene così in fretta, che non riusciamo a vedere il rapporto tra gli eventi,
non possiamo misurare le conseguenze delle azioni, crediamo nella finzione del
tempo, nel presente, nel passato, nel futuro, ma può anche darsi che tutto
succeda simultaneamente, come dicevano le tre sorelle Mora, che erano capaci di
vedere nello spazio gli spiriti di ogni epoca. Per questo mia nonna Clara,
scriveva nei suoi quaderni, per vedere le cose nella loro dimensione reale e
per schernire la cattiva memoria. E adesso io cerco il mio odio e non riesco a
trovarlo. Sento che si spegne a mano a mano che mi spiego l'esistenza del
colonnello García e di altri come lui, che capisco mio nonno e vengo a
conoscenza delle cose attraverso i quaderni di Clara, le lettere di mia madre,
i libri contabili delle tre Marie, e tanti altri documenti che ora stanno sul
tavolo a portata di mano. Mi sarà molto difficile vendicare tutti quelli che
devono essere vendicati, perché la mia vendetta sarebbe solo l'altra parte
dello stesso rito inesorabile. Voglio limitarmi a pensare che il mio mestiere è
la vita e che la mia missione non è protrarre l'odio, bensì unicamente riempire
queste pagine mentre aspetto il ritorno di Miguel, mentre sotterro mio nonno
che ora riposa vicino a me in questa stanza, mentre attendo che arrivino tempi
migliori, tenendo in gestazione la creatura che ho nel ventre, figlia di tante
violenze, forse figlia di Miguel, ma soprattutto figlia mia.
La casa
degli spiriti è un romanzo in cui si narrano le vicende della famiglia Del Valle e della
famiglia Trueba,
attraverso quattro generazioni. Quando ho letto questo libro
non sapevo nulla del Mandala, ma oggi rileggere l’ultima pagina di questo
romanzo è stato come vedere quello che accade quando, guidati dagli Arcani e
dalle posizioni in cui li troviamo, riusciamo a ritrovare la strada che ci
porta a comprendere il senso della nostra vita. Alba rappresenta la quarta generazione di questa saga
familiare. E sarà proprio Alba a trovare la strada per spezzare la catena delle
violenze perpetrate e subite dai membri di questo Albero Genealogico. Negli
ultimi capitoli del libro la troviamo accusata di terrorismo, torturata e
violentata infinite volte e poi rinchiusa in una cella. Isabelle Allende ci
dice che “la cella era piccola ed ermetica come una tomba, senz’aria, scura e
gelida”. Alba lì dentro smette di mangiare, cercando con la morte di porre fine
a quel supplizio. All’improvviso le appare la sua adorata nonna Clara morta
anni prima. Clara dona ad Alba un’idea: le suggerisce di scrivere nella sua
mente, non avendo a disposizione né carta né penna, tutto quello che sta
vivendo e vedendo. Affiderà, in seguito, queste memorie alle pagine di un libro
così che tutto il mondo possa guardare e riflettere sugli orrori della
dittatura argentina. Se nei primi momenti Arcano XI (la Forza) aveva portato
Alba a pensare di usare contro di sé tutta la violenza vista e subita in
carcere, ora vediamo subentrare, nella vita di Alba, l’energia di Arcano XX (il
Giudizio). Ripercorriamo la scena: Alba è in una cella/tomba e la nonna che,
come un Angelo, le parla da lassù. “Hai molto da fare! Smettila di piangere,
comincia a scrivere” …tutto è rappresentato alla perfezione nell’immagine
dell’Arcano XX
Alba decide di obbedire alla nonna e si
immedesima così tanto nella missione da compiere che…” ben presto il suo
torturatore non ebbe più potere su di lei. Quando i carcerieri la portavano da
lui, lei non lo vedeva più…Lei era al di là del suo potere” racconta Isabelle
Allende. Arcano XI, diremmo noi, riesce a mostrarle che lei è Resilienza! Alba
scopre così di essere più forte del suo torturatore. Lui può abusare del suo
corpo ma lei con la mente ed il cuore è già oltre le sbarre della prigione. Lei
è la forza che ribalterà gli orrori di regime. Una volta tornata a casa, Alba
sarà chiamata a scoprire altri segreti e a ribaltare un’altra situazione:
troverà i diari e le foto della nonna, le lettere della mamma e a poco a poco
ricomporrà il puzzle della storia della sua famiglia. Come se leggessi la loro
storia nel Mandala, immagino che la nonna Clara abbia portato Alba prima a
riconoscere le sue radici in P11 e poi le abbia fatto percorrere tutta la linea
del tempo, quella che va da P11 a P12 e che lì, Alba abbia compreso il motivo
per cui è nata: a lei è stato affidato il compito di camminare fra i rami
dell’Albero genealogico della sua famiglia e di scriverne la storia in un
libro. I Diari di nonna Clara sono la guida di Alba. Grazie a loro Alba avrà il
coraggio di guardare l’Arcano presente in P13 e le saranno svelati i segreti,
le cose taciute che hanno reso incomprensibili tanti atteggiamenti che a loro
volta hanno generato rancore, odio e risentimento. Perché il senso di tutta una
vita è questo: liberare l’Albero genealogico dai sentimenti negativi, e riesce
a farlo solo chi ne ha assaggiato il gusto amaro. Questo le farà comprendere il
senso della drammatica esperienza delle torture e delle violenze subite in
carcere e mentre ne comprende l’origine la voglia di vendicarsi e l’odio
cominciano a svanire nel suo cuore. Nell’Albero genealogico ognuno ha il suo
ramo, il suo posto, ognuno ha il suo compito. Scrivere i diari era compito di
Clara, raccontare la trama di quelle storie sarà il compito di Alba. Sarà Alba
a seppellire il nonno. Sarà come seppellire anni di incomprensioni e solitudine
e far sì che la nuova vita, che lei si accorge di aspettare,“frutto di tante
violenze”, trovi invece ad accoglierla un albero in cui la violenza, subita e
perpetrata generazione dopo generazione - come un rito di famiglia inesorabile
- viene trasformato in amore da chi ha individuato, in quelle memorie,
l’occasione per spegnere tutto quell’odio. Andando a chiedere ancora
spiegazioni al Mandala, potremmo dire che Clara e Alba siano riuscite a far
incontrare la linea del tempo con quella del cuore. Le 2 linee, nel Mandala si
incontrano in P5, il nostro Maestro interiore. Lo sento bisbigliare
all’orecchio di Alba
”Alba, dopo aver visto dove le parole taciute
hanno portato la tua famiglia…sei pronta ad accettare questa nuova vita senza
conoscere chi sia il vero padre ed accoglierla nella famiglia perché figlia del
tuo Amore?”
E ad Alba - riconoscibile nell’ Arcano II (la
Papessa): una donna in gestazione con il libro delle memorie familiari fra le
mani – verrà naturale rispondere “Sì!”