lunedì 17 agosto 2020

 


LA CASA DEGLI SPIRITI

Arcani : Forza,Giudizio,Forza,Papessa

Ogni tanto la sensazione che questo l'ho già vissuto e che ho già scritto queste stesse parole, ma capisco che non sono io, bensì un'altra donna, che aveva preso appunti sui quaderni affinché io me ne servissi. Scrivo, lei ha scritto, che la memoria è fragile e il corso di una vita è molto breve e tutto avviene così in fretta, che non riusciamo a vedere il rapporto tra gli eventi, non possiamo misurare le conseguenze delle azioni, crediamo nella finzione del tempo, nel presente, nel passato, nel futuro, ma può anche darsi che tutto succeda simultaneamente, come dicevano le tre sorelle Mora, che erano capaci di vedere nello spazio gli spiriti di ogni epoca. Per questo mia nonna Clara, scriveva nei suoi quaderni, per vedere le cose nella loro dimensione reale e per schernire la cattiva memoria. E adesso io cerco il mio odio e non riesco a trovarlo. Sento che si spegne a mano a mano che mi spiego l'esistenza del colonnello García e di altri come lui, che capisco mio nonno e vengo a conoscenza delle cose attraverso i quaderni di Clara, le lettere di mia madre, i libri contabili delle tre Marie, e tanti altri documenti che ora stanno sul tavolo a portata di mano. Mi sarà molto difficile vendicare tutti quelli che devono essere vendicati, perché la mia vendetta sarebbe solo l'altra parte dello stesso rito inesorabile. Voglio limitarmi a pensare che il mio mestiere è la vita e che la mia missione non è protrarre l'odio, bensì unicamente riempire queste pagine mentre aspetto il ritorno di Miguel, mentre sotterro mio nonno che ora riposa vicino a me in questa stanza, mentre attendo che arrivino tempi migliori, tenendo in gestazione la creatura che ho nel ventre, figlia di tante violenze, forse figlia di Miguel, ma soprattutto figlia mia.

 

 La casa degli spiriti è un romanzo in cui si narrano le vicende della famiglia Del Valle e della famiglia Trueba, attraverso quattro generazioni.  Quando ho letto questo libro non sapevo nulla del Mandala, ma oggi rileggere l’ultima pagina di questo romanzo è stato come vedere quello che accade quando, guidati dagli Arcani e dalle posizioni in cui li troviamo, riusciamo a ritrovare la strada che ci porta a comprendere il senso della nostra vita. Alba rappresenta la quarta generazione di questa saga familiare. E sarà proprio Alba a trovare la strada per spezzare la catena delle violenze perpetrate e subite dai membri di questo Albero Genealogico. Negli ultimi capitoli del libro la troviamo accusata di terrorismo, torturata e violentata infinite volte e poi rinchiusa in una cella. Isabelle Allende ci dice che “la cella era piccola ed ermetica come una tomba, senz’aria, scura e gelida”. Alba lì dentro smette di mangiare, cercando con la morte di porre fine a quel supplizio. All’improvviso le appare la sua adorata nonna Clara morta anni prima. Clara dona ad Alba un’idea: le suggerisce di scrivere nella sua mente, non avendo a disposizione né carta né penna, tutto quello che sta vivendo e vedendo. Affiderà, in seguito, queste memorie alle pagine di un libro così che tutto il mondo possa guardare e riflettere sugli orrori della dittatura argentina. Se nei primi momenti Arcano XI (la Forza) aveva portato Alba a pensare di usare contro di sé tutta la violenza vista e subita in carcere, ora vediamo subentrare, nella vita di Alba, l’energia di Arcano XX (il Giudizio). Ripercorriamo la scena: Alba è in una cella/tomba e la nonna che, come un Angelo, le parla da lassù. “Hai molto da fare! Smettila di piangere, comincia a scrivere” …tutto è rappresentato alla perfezione nell’immagine dell’Arcano XX

Alba decide di obbedire alla nonna e si immedesima così tanto nella missione da compiere che…” ben presto il suo torturatore non ebbe più potere su di lei. Quando i carcerieri la portavano da lui, lei non lo vedeva più…Lei era al di là del suo potere” racconta Isabelle Allende. Arcano XI, diremmo noi, riesce a mostrarle che lei è Resilienza! Alba scopre così di essere più forte del suo torturatore. Lui può abusare del suo corpo ma lei con la mente ed il cuore è già oltre le sbarre della prigione. Lei è la forza che ribalterà gli orrori di regime. Una volta tornata a casa, Alba sarà chiamata a scoprire altri segreti e a ribaltare un’altra situazione: troverà i diari e le foto della nonna, le lettere della mamma e a poco a poco ricomporrà il puzzle della storia della sua famiglia. Come se leggessi la loro storia nel Mandala, immagino che la nonna Clara abbia portato Alba prima a riconoscere le sue radici in P11 e poi le abbia fatto percorrere tutta la linea del tempo, quella che va da P11 a P12 e che lì, Alba abbia compreso il motivo per cui è nata: a lei è stato affidato il compito di camminare fra i rami dell’Albero genealogico della sua famiglia e di scriverne la storia in un libro. I Diari di nonna Clara sono la guida di Alba. Grazie a loro Alba avrà il coraggio di guardare l’Arcano presente in P13 e le saranno svelati i segreti, le cose taciute che hanno reso incomprensibili tanti atteggiamenti che a loro volta hanno generato rancore, odio e risentimento. Perché il senso di tutta una vita è questo: liberare l’Albero genealogico dai sentimenti negativi, e riesce a farlo solo chi ne ha assaggiato il gusto amaro. Questo le farà comprendere il senso della drammatica esperienza delle torture e delle violenze subite in carcere e mentre ne comprende l’origine la voglia di vendicarsi e l’odio cominciano a svanire nel suo cuore. Nell’Albero genealogico ognuno ha il suo ramo, il suo posto, ognuno ha il suo compito. Scrivere i diari era compito di Clara, raccontare la trama di quelle storie sarà il compito di Alba. Sarà Alba a seppellire il nonno. Sarà come seppellire anni di incomprensioni e solitudine e far sì che la nuova vita, che lei si accorge di aspettare,“frutto di tante violenze”, trovi invece ad accoglierla un albero in cui la violenza, subita e perpetrata generazione dopo generazione - come un rito di famiglia inesorabile - viene trasformato in amore da chi ha individuato, in quelle memorie, l’occasione per spegnere tutto quell’odio. Andando a chiedere ancora spiegazioni al Mandala, potremmo dire che Clara e Alba siano riuscite a far incontrare la linea del tempo con quella del cuore. Le 2 linee, nel Mandala si incontrano in P5, il nostro Maestro interiore. Lo sento bisbigliare all’orecchio di Alba

”Alba, dopo aver visto dove le parole taciute hanno portato la tua famiglia…sei pronta ad accettare questa nuova vita senza conoscere chi sia il vero padre ed accoglierla nella famiglia perché figlia del tuo Amore?”

E ad Alba - riconoscibile nell’ Arcano II (la Papessa): una donna in gestazione con il libro delle memorie familiari fra le mani – verrà naturale rispondere “Sì!”

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