Luigi mi telefona, sta male, non ci sta capendo
nulla...non si riconosce più in quell’uomo pieno di rabbia che è diventato!
Ogni volta che si trova in una situazione in cui il suo ruolo, la sua posizione
non è definita si isola. Viene fuori da quell’isolamento solo per urlare contro
chiunque gli capiti a tiro o disturbi il silenzio in cui si è rinchiuso. Chiede
una mano ai Tarocchi. Gli propongo la Stesa di Pollicino (inutile dirlo una
delle mie stese preferite). Giriamo la prima carta, quella che lo
rappresenta...EREMITA! gli spiego di Eremita, colui che cerca il senso delle
cose e della vita. Gli racconto che è figlio del Diavolo e che non è raro vederlo
arrabbiatissimo. “Sono io” esclama fra lo stupito e il divertito. Seconda carta
...chi rappresenta il bosco in cui si è perso? Una Papessa. La riconosce: è una
ragazza che è innamorata di lui...ma non vuole legami forti...in un momento
come questo così incerto per il loro futuro (forse presto potrebbero partire
verso città diverse da quella attuale) che senso avrebbe? “Stiamo bene
insieme-dice-e va bene così.” Ma Luigi non ci sta gli sembra di vivere anche
con lei una situazione di incertezza! Ha bisogno di capire se questa relazione
è qualcosa in cui credere, non riesce a comprendere il ruolo che ha nella vita
di questa ragazza e, di conseguenza sta male! Guardiamo gli Arcani successivi
ed ecco una Ruota, una Temperanza...e poi ultima Senza Nome. "Ecco, devo
rompere anche con questa ragazza!!!"
esclama non appena la vede! Gli faccio notare, però, che Arcano Senza
Nome non guarda nessuno...e lui mi dice: " E’ vero!!!! Non mi sembra
arrabbiata...pensa di dover andare avanti... ma non so come farla
proseguire." Eremita all’inizio della Stesa si arrovella su persone e
situazioni e Senza Nome pare, invece, solo indicare la necessità di andare
oltre dando le spalle a tutti. A questo punto gli chiedo di affiancare ad ogni
Arcano la sua complementare. Eremita diventa Senza Nome, Papessa un Giudizio,
la Ruota un Appeso e Temperanza una Giustizia, a chiudere la stesa un Eremita
che illumina, ora, tutto il messaggio degli Arcani. Gli parlo di Giustizia e
gli spiego l’importante messaggio che ha per noi: Quello che accade fuori
illumina qualcosa di noi che deve trovare la strada del cuore, usando la spada
come uno specchio e non per tagliare, ferire o far morire qualcosa o qualcuno.
Gli faccio osservare che da un po’ di tempo inciampa sempre in situazioni poco
definite che non riesce ad accettare…ultima della serie: questa ragazza che non
gli attribuisce il ruolo che, secondo lui, gli spetta. ArcanoX, La Ruota,
indica il ripetersi di queste situazioni e l’esigenza, per lui, di trovare un
ruolo in cui identificarsi. E’ questo Arcano (La Ruota) l’Orco descritto dalla
favola di Pollicino, la situazione da cui uscire fuori per ritrovarsi. Notiamo,
insieme, che quella Papessa ha fra le mani un libro, un codice, pieno di regole
familiari che, inconsapevolmente, diventano una sorta di vademecum a cui fare
riferimento per capire quale sia l’atteggiamento da avere nei confronti di
situazioni o persone. Ricordo un famoso romanzo di Thomas Mann in cui ogni
membro di una famiglia famosa, ripetevano ossessivamente e con supponenza “Noi
Buddenbrook” identificandosi con quel vademecum e restandone imprigionati. La complementare
di Papessa, Arcano XX(Giudizio), invece, suggerisce a Luigi di lasciar perdere
tutto ciò che contrasta con ciò che gli suggerisce la parte più vera di sé. Porto la sua attenzione su Arcano XII (Appeso).
Decido di prestare la mia voce ad Appeso: “Fidati del tuo cuore!”- gli
sussurro- e poi- “cosa provi se dico questa parola?” Sorride,
finalmente!!! Poi guarda tutti gli Arcani che ha davanti a sé e mi dice che, nella
stesa delle complementari, Senza Nome ed Eremita si guardano e nessuno più
vuole andare via…” Senza Nome trasforma l’ansia che mi assale, io penso che
sono libero di vivere questa storia d’amore così diversa dalle altre perché ci
sto bene e, fidandomi di ciò che provo, faccio cadere vecchi schemi mentali che
mi bloccano. Eremita illumina tutto e ha capito la causa della rabbia. Anche io, ora ho capito…ora è chiaro!!!”.
Dopo un paio di giorni mi richiama. Ha comprato un mazzo di Tarocchi…mi dice:
“Posso iniziare un corso con te? Se poi parto però…non so se posso
continuare!!!” Sorrido e gli suggerisco:
“Affidiamoci agli Arcani e vediamo fino a dove ci portano!” Perché è così che
funziona: come se fossimo tutti Pollicino, sono loro che ci prendono per mano e
facendoci trovare i sassolini ben nascosti fra le foglie dei nostri
personalissimi boschi, ci portano a casa, ad imparare ad ascoltare il nostro
cuore! Se ti rivedi in ciò che ho scritto e vuoi parlarne sarò felice di
leggerti o parlare con te. Se hai già trovato i tuoi sassolini mi farà piacere
leggere il tuo racconto! A Presto!
Nessun commento:
Posta un commento