mercoledì 18 settembre 2019

Il Mandala di Cenerentola





"Quando una donna decide di guarire se stessa, si trasforma in un'opera di amore e compassione che non guarisce solo se stessa, ma tutta la discendenza" Bert Hellinger
Leggere questo pensiero e pensare a Cenerentola è stato un attimo! Subito dopo ho deciso di provare a costruirmi il suo Mandala. Non sapevo cosa avrei trovato e a quali conclusioni sarei giunta, mi sono buttata nello studio affidandomi totalmente al Mandala, agli Arcani e ai significati che questi assumevano nelle posizioni che, mano a mano, andavano ad occupare. Più andavo avanti e più gli Arcani si svelavano e mi rendevano chiaro il senso della vita di Cenerentola. Un Fuoco Bagatto, un Appeso nell’Acqua …ed una Stella nell’Aria. Cenerentola deve trovare il modo di far ritrovare a quella Stella la sua voce. Ma procediamo con ordine Se analizziamo la linea del maschile, troviamo partendo da P11 Imperatrice, Stella, Papa, Bagatto e Eremita. Traducendo: In una famiglia senza Madre, una matrigna costringe Cenerentola in ginocchio davanti ad un focolare totalmente dimentica di essere alla pari delle altre sorelle. I desideri sono chiusi in fondo al cuore, incapace di esprimerli ad alta voce. Un Papa le indica il Bagatto in P1…solo abbracciandosi con il suo maschile potrà arrivare in P12 dove con Eremita potrà divenire guida per tutte quelle Stelle senza voce e disconnesse dal proprio desiderio.
 Passiamo ora alla linea dell’acqua. Logico, quasi scontato, trovare in P13 una Ruota. Luogo dello shock è, per Cenerentola, l’abbandono. Una sfinge lassù sembra chiedere a tutto il femminile di questo Albero “Conosci il tuo nome? Sai chi sei?” Ma della mamma di Cenerentola non si sa nulla e di Cenerentola si sa che ogni giorno continua a correre nella Ruota, ripetendo sempre le stesse cose: Lavare, rammendare, cucinare, spolverare… Cenerentola ancora non riesce a specchiarsi nella lama della Sfinge…eppure in P2 la mamma, secondo me le ha lasciato qualcosa di speciale : la capacità di osservare la realtà da un altro punto di vista…se cambio prospettiva, mi accorgo che posso andare anche io al ballo….e qui incontrare il Principe e magari essere riconosciuta per quello che sono. Sembra, però, che tutto complotti contro di lei… “Povera Cenerella, non riuscirà mai a finire in tempo le faccende!” Dice il topino Jack. E quando matrigna e sorellastre vanno al ballo lei resta sola, di nuovo sola, di nuovo abbandonata, Il dolore, lo shock vissuto in P13 e tenuto sepolto sotto la cenere esplode! E Cenerentola grida tutto il suo dolore e piange. Quel gran seminatore di Simboli che è Walt Disney a questo punto, ci fa ammirare una pioggia di stelle che scendono tutte intorno a Cenerentola materializzandosi nella sua madrina…la fata Smemorina! Ecco l’altra Cenerentola, quell’altra se stessa che conosce le formule magiche e possiede una bacchetta magica! La Fata Smemorina mostra ad una incredula Cenerentola che non sempre le cose sono come ci appaiono. Guardandosi intorno c’è tutto ciò serve… una Zucca, dei topini, un cane e un vecchio ronzino! Saranno le note del magico bidibibodibù della Fata Smemorina, a trasformare e a donare a Cenerentola una Carrozza, 4 splendidi cavalli, un cocchiere ed un lacchè. Per Ultimo l’abito per il ballo: “6 metri di velo colore del cielo…è tanto di moda quaggiù! Ci ho pensato un po’ su…ma vedrai che Bijou!” e Cenerentola si vedrà per quello che è sempre stata sotto la cenere: una donna bellissima, consapevole e padrona del suo fascino pronta per andare al ballo ed infatti ecco in P10 pronta per lei una sfavillante Carrozza. Non era una Zucca! Questo la nostra Cenerentola dovrà ricordarlo!!!!  Una sola raccomandazione: Ritorna a Mezzanotte, perchè l’incanto a quell’ora svanirà! Cenerentola balla con il suo Principe fino a Mezzanotte, poi fugge via dal Palazzo. Nella fuga ecco che perde una scarpetta…il Principe la insegue e le dice “Non ti lascerò andare via se prima non mi avrai detto il tuo nome” ma Cenerentola non può rispondergli. Corre via e, avendo perso una scarpetta zoppica, come, zoppicano tutti quelli che per qualche motivo sono stati in un “altrove” magico dove vivono e ci conducono, se lo vogliamo le nostre parti energetiche, siano geni delle lampade, cavalli alati, angeli o fatine. Zoppica anche perché, ormai ha rotto una maschera: nel cristallo della scarpetta Cenerentola ha visto un’altra se non più coperta di cenere. Cenerentola, quindi, non esiste più…ma ora, chi è? Ancora non lo sa. Incontrandosi e abbracciando la Fata Smemorina, ed ottenendo la sua benedizione, Cenerentola si è riunita all'energia della sua gemella "Smemorina" che aveva dimenticato di avere! Ora, però tutto quello che ha visto e vissuto di là, le ha lasciato "la Forza" di cambiare il suo destino, la sua vita di qua, nella sua realtà. E la mattina dopo, quella che vediamo vicina al fuoco, in cucina è una Cenerentola diversa... con uno strano luccichio negli occhi... ed una scarpetta di cristallo nella tasca del grembiule. Un espediente della Fata per ricordarle che il loro incontro è reale! La Lezione di P10 è chiara... se Cenerentola non dimenticherà più la sua bacchetta magica... ritroverà il suo Arcano Personale. Innamorato. Infatti sarà da una Torre (Casa di Dio) che Cenerentola dovrà liberarsi gridando a tutti in casa chi ora sa di essere: Sono io che ho l'altra scarpetta... Sono io la sposa del Principe! Il femminile non è solo una matrigna. E’ anche scoprire il lato creativo, capacità di pronunciare il proprio nome, sussurrare ai cavalli della carrozza  la via per arrivare alla Reggia. Ammettere che sono nata regina di me stessa e che da questo momento insegnerò a chi vorrà rispecchiarsi nella mia storia a guardare bene dentro di se, oltre lo strato di cenere.
 Il debito è pagato, la cenere è tolta, il ramo spezzato dell’albero è stato curato la Ruota gira e il femminile a ritrovato la sua voce.


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