mercoledì 18 settembre 2019


Mi chiamo Paola sono nata a Taranto ma vivo a Siena. 
Il 3 Luglio 2015, mi sono iscritta alla pagina Fb del Mandala Tarologico Evolutivo di Simonetta Secchi. Ignoravo totalmente come con quel semplice atto (un clic su una icona per chiedere di essere ammessa al gruppo) stessi ponendo il primo passo verso un nuovo modo di conoscere me stessa ed il mondo che mi circonda. 
I tarocchi da sempre mi avevano affascinato e con Jodorowsky ero approdata ad una comprensione differente di quei simboli. Mai, però avrei pensato di imbattermi in un metodo con cui sarei riuscita a unire la mia vecchia passione per  le favole, i miti e i personaggi dei libri con gli Arcani.  
Con il Mandala ho scoperto che i nostri genitori, i nostri nonni, i nostri Avi, lasciano in eredità problemi non risolti, cose non dette e nascoste per bene di modo che nessuno mai possa scoprirle. Quando questo accade, l’Albero registra il trauma e ammalandosi diventa la voce dell’antenato, dello scheletro “chiuso a chiave nell’armadio”. 
Il nostro compito, per vivere a pieno la nostra vita, sarà allora quello di trovare la sua storia e ridargli il suo posto all’interno dell’Albero. Mentre proseguivo nello studio del Mandala mi era sempre più evidente che  i nostri Mandala somigliavano a delle favole, e che noi camminavamo sulle orme di quei personaggi e contemporaneamente eravamo rappresentati dagli Arcani. 
Tutto porta alla comprensione di noi, della nostra storia. 
Davanti a me ogni ramo del Mandala si anima di Arcani e favole che raccontano Storie più o meno segrete ed io mi sento come Pollicino che cerca, con l’aiuto di chi mi sottopone il suo Mandala, di trovare i sassolini giusti, quelli che si illuminano nella notte per ritornare, tutti, a specchiarci con la nostra anima.

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