IL CANTO DI NATALE-Parte1
Londra 1843.
Ebenezer Scrooge è un anziano e
ricco banchiere mostruosamente avaro ed egoista, che non spende nulla, mai,
nemmeno per sé e per il quale il Natale è solo una inqualificabile perdita
di tempo. Per Scrooge, infatti, il 25 Dicembre è solo un giorno in cui non si
può lavorare e di conseguenza non si possono guadagnare soldi. Arriva, persino,
a rimproverare Dio per aver “inventato” il riposo domenicale che intralcia
il commercio e il guadagno. Ebenezer costringe,
così, il suo umile impiegato contabile Bob Cratchit, al quale dà uno stipendio da fame, a
presentarsi al lavoro rimanendo in ufficio fino a tardi anche il giorno della
Vigilia di Natale. E’ la sera del 24 dicembre 1843 e Scrooge, chiuso l’ufficio,
si avvia verso casa. Per la strada guarda in cagnesco e risponde male a tutti
coloro che intonano un canto gioioso o che, incontrandolo, gli fanno gli
auguri. Manda via in malo modo anche Fred, l’unico figlio della defunta sorella
Fanny, che, gli fa gli auguri e tenta di convincerlo a festeggiare il Natale
cenando insieme a lui e alla sua famiglia. Il fatto è che l’unica compagnia che
conta per Scrooge è quella della sua cassaforte e del suo denaro, e per questo
suo accanito interesse ai soldi è, comprensibilmente, una persona poco amata in
città.
In Bagatto vediamo ben
rappresentato il nostro Scrooge. Osserviamolo: è al suo posto di lavoro e stringe
nella mano una moneta simbolo del suo lavoro e dell’unica cosa che gli
interessa nella vita: il denaro. Nell’altra mano mostra una bacchetta magica.
Scrooge, nella sua vita, la usa solo per compiere l’unica “magia” che gli
interessa: moltiplicare, nei suoi forzieri, quella moneta. Bagatto non guarda
gli altri oggetti posati sul tavolo e, allo stesso modo, Scrooge non considera
tutto quello che vive fuori dal suo banco di pegni e, durante le sue giornate,
non coltiva nessun pensiero felice in grado di trasformare quel ghigno
malevolo, perennemente stampato sul suo volto, in un sorriso. I saggi affermano
che I momenti più bui nella vita di un uomo sono quelli senza amore ed è come
se la vita di Scrooge da troppo tempo sia chiusa in un lunghissimo momento buio.
Guardiamo la complementare di Bagatto Arcano XXI (Il Mondo): la lemniscata di
Bagatto che lo connette al mondo dell’anima e dei desideri, si è srotolata ed è
diventata una gabbia in cui vive rinchiuso, condividendo quell’angusto spazio
solo con l’avidità e la supponenza di essere superiore ai suoi simili. Ma, come
sappiamo, Bagatto rappresenta anche l’iniziato, colui che, sia pure titubante,
si appresta ad intraprendere un percorso di conoscenza di sé. La vita, sempre,
ci presenta un’opportunità per comprendere…cambiare…crescere. 4 Fantasmi nel
romanzo incontreranno Scrooge come 4 Maestri dentro ognuno di noi, giorno dopo
giorno, ci invitano a svegliarci e a comprendere chi siamo davvero. Nel Mandala
abbiamo imparato a conoscerli come il Maestro della Terra, il Maestro
dell’Acqua, il Maestro dell’Aria e quello del Fuoco. 4 Fantasmi in questa
Storia a rappresentare i 4 Maestri che vivono in noi. Lasciamo, ora, che sia
Scrooge ad incontrarli e se qualche frammento di ciò che ascolteremo cadrà nel
nostro cuore, acchiappiamolo. E ’il dono che il Natale di Scrooge ha in serbo
per noi. Ti aspetto domani per scoprire quale messaggio, nascosto fra le righe
di questa Storia, il tuo Maestro della Terra (P5) ha pronto per te!
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