IL CANTO DI NATALE Parte3
Fantasma del Natale Passato. Seconda Piramide. Elemento Acqua
Maestro d’Amore.
(Parte 20= Arcano XX Giudizio)
Si svegliò all’improvviso e, con suo grande
stupore, la grave campana passò dai sei colpi ai sette agli otto, e così fino a
dodici. Allora tacque. Stette così fino a che l'orologio ebbe battuto altri tre quarti,
e gli sovvenne allora, di colpo, che lo Spettro di Marley gli aveva annunziata
una certa visita allo scocco dell'una. Quando ascoltò il rintocco che
annunciava l’Una, un fantasma comparve davanti a lui.
Siete
voi lo Spirito — domandò Scrooge — la cui visita m'era stata predetta? — Sono
io! —Soave era la voce, ma così piana che pareva venir da lontano— Chi siete e
che cosa siete? — domandò Scrooge— Sono lo Spirito del Natale passato!
Questo spirito è una figura indefinita, luminosa, androgina, indossa una veste,
stretta in vita e adornata da fiori. Tiene in una mano un rametto di agrifoglio e
nell'altra uno strano cappello a forma di stoppino, che ricorda il suo
spirito etereo che lo rende simile alla fiamma di una candela. Dickens, nel
romanzo, parla dello Spirito usando il pronome neutro “it” proprio ad indicare
il fantasma come un'apparizione misteriosa ed indefinita. Una apparizione,
quindi, luminosa, eterea, androgina…potrebbe essere un Angelo, l’Angelo di
Arcano XX, il nostro Maestro dell’Acqua.
Lo Spirito etereo e
luminoso del Natale passato pone la sua mano sul cuore ed è come se un fuoco
brillasse nel cuore di Scrooge. Grazie a quel fuoco potrà volare “oltre le sue
paure e “a ben altre altezze” - gli dice - alzandosi in volo con lui. Tenendolo
per mano lo porta sopra i tetti della città…ma a ritroso nel tempo
Scrooge rivede il paese dove è cresciuto, e le
labbra tremano per l’emozione mentre una lacrima scende sulla guancia. Si
rivede da bambino, a scuola, e poi in collegio dove non ha molti amici. Rivede
l'amata sorellina minore Fanny, mentre gli annuncia che quella Vigilia lo
aspettano a casa perché il padre non è più in collera con lui e sarà finalmente
di nuovo un Natale in cui saranno tutti insieme. Ancora un volo e Scrooge
rivede la festa di Natale a casa del suo primo datore di lavoro che lo aveva
amato come un figlio, prima che lui, Scrooge lo abbandonasse per andare a
lavorare con Marley. Si rivede, li, felice mentre danza con la sua fidanzata,
Belle. Un ultimo volo e Scrooge rivive il momento in cui Belle rompe il loro
fidanzamento. Fra le lacrime Scrooge riascolta le parole di Belle che gli
rimprovera di amare più il danaro che lei, poi, pazzo di rabbia, copre lo
Spirito con il cappello a forma di stoppino, e improvvisamente,
contemporaneamente allo spegnersi della fiamma, si ritrova seduto sul suo
letto.
Siamo
nell’acqua e nelle emozioni. L’Angelo di Arcano XX (Il Giudizio) suona per noi
ed ascoltandolo riusciamo a volare anche noi come Scrooge e a vedere la nostra
vita da quell’Altezza. L’Angelo ci pone la mano sul cuore ed è come se un fuoco
lo scaldasse facendo riaffiorare in noi sentimenti ed emozioni che per paura di
soffrire avevamo chiuso a chiave. Come Scrooge possiamo zittire quell’Angelo ma
lui ci direbbe le stesse parole che lo Spirito del Natale passato dice a
Scrooge prima di sparire: “Quelle che tu hai visto sono solo le ombre delle
cose che furono. Non devi incolpare me…Tu hai seppellito dentro di te quei
ricordi e quelle emozioni”. Sei capace di liberarle? -aggiungerebbe il nostro
Maestro d’Amore- Sei capace di cambiare la direzione della tua vita e
ascoltando il cuore ritrovarne il senso autentico?”
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